Stadio Angelo Massimino - Catania
Fu costruito nel 1937 e inaugurato il 27 novembre in occasione della partita di Serie C tra ACF Catania e il Foggia, che si concluse 1-0 per i padroni di casa. Da subito battezzato Cibali, nel 1941 fu dedicato a Italo Balbo, salvo poi riassumere il primo nome alla caduta del Fascismo.
Sin dal 1960, dopo la seconda promozione in Serie A, la dirigenza del Catania inizia ad avanzare l'ipotesi di lasciare l'impianto per costruire un nuovo stadio in località Pantano d'Arci. L'accusa principale rivolta al Cibali era (ed è tutt'ora) che la pista d'atletica impediva la visione della partita. Sulla rivista il Catania calcio del febbraio 2002 vennero addirittura elencati 20 buoni motivi per cui lo stadio fosse inadeguato. In ogni caso, sono state realizzate decine di progetti, ma ancora non è stata posta neanche la prima pietra del nuovo stadio. Nel 2007 è stato teatro degli scontri che hanno portato alla morte dell'ispettore Filippo Raciti.
Ristrutturato nel 1991 e poi nel 1997, ha ospitato due partite della Nazionale (nel 1998 contro la Slovacchia e nel 2002 contro gli Stati Uniti), alcune gare di vari sport e la manifestazione di chiusura delle Universiadi estive del 1997 e le gare principali dei Giochi Mondiali Militari nel 2003. È dotato di pista d'atletica a 8 corsie, di un campo di allenamento (il Cibalino), un campo di pallavolo (il PalaSpedini, dove giocarono sia la Paoletti che l'Alidea, che hanno vinto rispettivamente lo scudetto maschile e femminile di pallavolo), un campo esterno di pallacanestro (il PalaSpedini esterno) e vari uffici. Dal 2002 è dedicato ad Angelo Massimino.